Lettera ai fucini dell’Emilia Romagna

Cari fucini emiliano-romagnoli: mi permetto di incollare sul blog regionale la lettera della nostra ormai dimissionaria tesoriere Deborah Di Carlo.

Colgo inoltre l’occasione e penso di farlo a nome di tutti noi fucini di ringraziarla del lavoro svolto sino a qui, augurandole il meglio per il prorpio percoso di vita, oltre a quello di studi!

Un grosso abbraccio dall’Emilia-Romagna!

Cari Amici dell’Emilia-Romagna,

Certe comunicazioni non sono facili da fare, soprattutto a distanza di solo un anno da un momento tanto importante che ha investito e cambiato la mia vita; ma oggi come allora mi affido alla vostra comprensione e alla vostra fiducia. Dopo mesi di attenta riflessione con i miei amici di presidenza (come altro potrei definire le magnifiche persone che hanno accompagnato questo mio camino), dopo tante valutazioni su cosa fosse meglio per me,  per la mia serenità e soprattutto per la buona resa del mio servizio nella nostra amata Federazione, ho deciso, con la serenità nel cuore, di rassegnare le mie dimissioni dall’incarico di Tesoriere Nazionale.

Credetemi quando un anno fa sono stata eletta dalla fiducia del Consiglio Centrale e accolta da voi con tanta gioia, ero davvero convinta che tutto sarebbe andato per il meglio; ero e sono tuttora onorata per l’opportunità che mi è stata data. Un’occasione unica per mettersi in gioco e scoprire le proprie capacità e al contempo paure e debolezze. In quest’anno di presidenza ho sperimentato davvero la gioia che questa Federazione regala, nei sorrisi e nei gesti di ogni fucino che incontravo sul mio cammino. Sono stata davvero felice e onorata di conoscere ognuno di voi; ho avuto modo di vedere tanti modi diversi di spendersi per la FUCI e, credetemi, ognuno di voi lo sta facendo al meglio.

 Ho preso questa decisione per la buona riuscita dei miei studi. Come immaginerete la vita di presidenza da inevitabilmente uno scossone agli studi di ognuno di noi. Certo non è facile per nessuno, è solo che personalmente ho capito che la cosa più giusta per me fosse tornare a studiare a tempo pieno.

Nonostante tutto non voglio dire che da oggi la FUCI non farà più parte della mia vita, lascio la presidenza ma la FUCI no, quella è impossibile perché quando la FUCI incontra il tuo cammino, è destinata a rimanervi per sempre per lo stile, l’approccio alla vita e alle questioni più diverse. La FUCI è un segno.

Vado via portandomi nel cuore la gioia di quando ho iniziato quest’avventura e le esperienze uniche e stupende di quest’anno. Porterò nel cuore il bello di ogni incontro in regione e la certezza che ognuno di voi continuerà a dare sempre il massimo.

Così come il Signore mi ha guidato un anno fa verso una scelta importante, spero di fare anche stavolta il suo volere.

Non posso non essere grata a Sara, Rosaria e Don Armando per essersi fidati di me quando mi hanno chiamato; le chiamate sono un voto fiducia verso le persone. E ringrazio voi che accogliendomi, facedomi sentire a casa ovunque trovasse mi avete concesso di servire la causa in cui tutti crediamo, l’amore per lo studio e la ricerca, sempre e comunque.

Vi lascio con una citazione, forse non troppo fucina ma è tratta da un film che amo molto, “il Curioso Caso di Benjamin Button”:

“Non è mai troppo tardi per essere quello che vuoi essere, puoi cambiare o rimanere come sei non esiste una regola in questo.  Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio, spero che tu possa vivere tutto al meglio e vedere cose sorprendenti  spero che tu possa avere emozioni sempre nuove e incontrare gente con punti di vista diversi, spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita e se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero”.

Auguro a tutti e a ognuno, un buono studio e un buon servizio.

 

 

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